Con Mondiali senza gloria il giornalista del Il Secolo XIX Giovanni Mari e il coautore di DOI – Denominazione di Origine Inventata Daniele Soffiati ci raccontano la propaganda di ieri per illuminarci sulla propaganda di oggi: l’Italia ha vinto quattro campionati mondiali di calcio, ma abbiamo dimenticato, o abbiamo voluto dimenticare, che due – quelli del 1934 e del 1938 – sono tinti di nero e intrisi dei delitti del fascismo. Sono i successi che hanno legittimato la più grande opera di propaganda di Stato sulla popolazione, accecata dalla narrazione che Benito Mussolini volle imporre all’Italia per alimentare e sigillare la dittatura.
Il Podcast è stato tratto dall’omonimo libro di Giovanni Mari edito da People. Qui per ascoltare il trailer.
Il calcio del fascismo – Prima puntata
Le maglie della nazionale, gli inni, la funzione totalitaria dello sport. La fondazione della serie A, l’opera di corruzione del regime per l’assegnazione della competizione, la sacralizzazione fascista degli stadi. Il furto dei giocatori “oriundi”, la “Coppa del Duce” e le incredibili eliminatorie con la Grecia. Scopriamo tutto ciò che accadde fino a un minuto prima del fischio d’inizio dei Mondiali italiani del 1934.
I Mondiali in Italia del 1934 – Seconda puntata
La sfida con gli Stati Uniti, le scandalose partite contro la Spagna e il Wunderteam austriaco, le radiocronache “militarizzate” di Nicolò Carosio, il messaggio di Mussolini all’allenatore Vittorio Pozzo alla viglia della finalissima. La vittoria contro la Cecoslovacchia, l’asservimento al regime della stampa italiana e l’indignazione di quella internazionale. Gli azzurri del 1934 erano sì fortissimi, ma vinsero il Mondiale solo grazie all’incredibile favore degli arbitri e alle diffuse pressioni della dittatura.
La nazionale di calcio alle olimpiadi di Berlino – Terza puntata
Le condizioni economiche dell’Italia, lo sport come distrazione di massa, la spedizione fascista in Africa. E poi, la più colossale opera di propaganda del Terzo Reich: le Olimpiadi del 1936, alle quali la nostra nazionale del pallone partecipò, e vinse, imbrogliando. In questa puntata vengono rievocati gli anni che intercorsero tra i mondiali del ‘34 e quelli del ‘38.
I Mondiali in Francia del 1938 – Quarta puntata
L’accoglienza traumatica riservata agli azzurri in terra transalpina, il fascistissimo gesto di sfida di Vittorio Pozzo, la partita coi padroni di casa giocata in casacca nera, l’impronta razzista sulla semifinale contro il Brasile, la vittoria contro l’Ungheria. Col rumore della guerra che romba sempre più da vicino, l’Italia si aggiudica – tra mille ombre – il secondo titolo mondiale.
L’abisso – Quinta puntata
Le leggi razziali, l’uccisione di dirigenti e calciatori ebrei, l’entrata in guerra al fianco dell’indicibile alleato nazista. Gli anni dell’abisso, e il processo che l’Italia non ha mai fatto a se stessa dopo la fine del conflitto, sono al centro della quinta puntata di “Mondiali senza gloria”.
Ombre Mondiali – Sesta puntata
Da Brasile 1950 a Messico 1970, da Argentina 1978 a Russia 2018, l’ombra del fascismo italiano non è stata l’unica ad allungarsi sui Mondiali di calcio. La storia dell’evento si intreccia, scandalosamente, con le contraddizioni dell’equilibrio geopolitico mondiale, evidenziando distorsioni, ingiustizie e incomprensibili condoni pubblici per governi impresentabili. Come ci insegna Qatar 2022.